Un neurochirurgo di Gaza: “Il personale medico riesce a malapena a stare in piedi”.

Il neurochirurgo palestinese Usama Aklouk (61 anni), che ha esercitato per oltre un decennio in Spagna e ora lavora come medico volontario presso l'ospedale Al Shifa, risponde alle domande dei lettori, pubblicate inizialmente nella sezione Medio Oriente e ora raccolte in questo rapporto.

Domanda: Come funziona il sistema sanitario a Gaza?

Buongiorno, mi chiamo Gihan. Sono una ragazza di origini arabe nata in Spagna. La Palestina è un paese importante, almeno per me. Credo che i paesi abbiano un grande potere e penso che dovrebbero porre fine a questo genocidio. Ora la mia domanda è: cosa sta succedendo a Gaza in questo momento? Com'è il sistema sanitario lì? Vorrei anche sapere se gli aiuti umanitari arrivano o meno. Grazie mille.

Gihan Babà. Aldaia (Valencia) .

Risposta: Com'è Gaza attualmente? Beh, non potrebbe essere peggio. Montagne di macerie, strade piene di tende o baracche dove la gente cerca rifugio dopo che le loro zone sono state dichiarate zone rosse o di combattimento dall'esercito israeliano. I bombardamenti si sentono in qualsiasi momento, i droni ronzano in cielo incessantemente... La gente cerca per ore qualcosa da mangiare, ma i prezzi sono alle stelle. Ogni giorno, decine di giovani rischiano la vita cercando un sacco di farina per sfamare le loro famiglie, poiché non ci sono panifici o forni, e la gente deve fare il pane a mano e cercare legna da ardere. Non essendoci più alberi, la gente deve comprare pezzi di legno, ad esempio da mobili o porte. Dopo ogni attacco, le sirene delle ambulanze suonano in cerca di sopravvissuti, ma spesso trovano solo cadaveri carbonizzati e corpi smembrati. Negli ospedali, che non sono più ospedali perché non ci sono quasi più attrezzature mediche, ci sono file di pazienti in attesa di essere curati. Le poche sale operatorie sono sempre occupate e il personale medico fa fatica a stare in piedi.

D. La mia domanda riguarda il latte artificiale. In caso di difficoltà economiche, penso sia meglio usare il latte materno, poiché sarà sempre più sano e presenterà meno problemi igienici. Le autorità sanitarie stanno promuovendo campagne per incoraggiare le madri ad allattare al seno invece di usare il latte artificiale?

Anaí López Ballesteros (Madrid).

A. Grazie per la domanda. Vede, non voglio spaventarla, ma questa guerra crudele non ha nulla a che fare con quello che ci hanno insegnato all'università sulla maternità e l'infanzia, sull'allattamento al seno... Dall'inizio di marzo non hanno più fatto entrare un solo grammo di latte. Non gli importa se i bambini muoiono di malnutrizione o le madri muoiono di fame. Ci sono madri che non hanno altra scelta che allattare i loro figli per calmarli, perché non hanno più latte. Qui stiamo lottando per sopravvivere.

D. Vorrei sapere se posso aiutare in qualche modo come insegnante.

Carmen Risco Lucas (Badajoz).

A. Il sostegno che il governo spagnolo sta dando al popolo palestinese, il riconoscimento dello Stato di Palestina e la riduzione delle forniture di armi a Israele meritano la nostra gratitudine. l Sostegno popolare. L'abbiamo visto l'altro giorno all'inizio della festa di San Firmino. Speriamo che questo sostegno continui fino alla fine di questa guerra crudele. A livello più personale, chiedo l'evacuazione tramite il Consolato spagnolo a Gerusalemme. Hanno tutte le nostre informazioni dall'inizio della guerra. Vogliamo un rifugio umanitario e stare con le nostre famiglie in Spagna.

D. In un momento in cui un popolo sta soffrendo così tanto, quanto vede un rischio di radicalizzazione tra i giovani? Lo chiedo perché succede sempre (e sta succedendo anche ora in Israele) che quando c'è una guerra in Medio Oriente, il risentimento si riversi sui giovani, creando il rischio di ripetere le tragedie. Come vede la situazione? I giovani sono pronti per la pace o pensa che ci sarà un risentimento pericoloso?

Luis Hidalgo Perez-Aranda (Santiponce, Siviglia).

A. Grazie per la domanda. Beh, sono molto fiducioso che la nostra gioventù, così come quella del popolo israeliano, si libererà da tutte le idee radicali promosse dai politici di estrema destra attualmente al potere, per costruire un futuro promettente per entrambi i popoli, un futuro senza odio, senza guerra, un futuro più umano, perché ciò che stiamo soffrendo è totalmente disumano.